Una volta Tanzan ed Ekido camminavano insieme per una strada fangosa. Pioveva ancora a dirotto. Dopo una curva, incontrarono una bella ragazza, in chimono e sciarpa di seta, che non poteva attraversare la strada. "Vieni, ragazza" disse subito Tanzan. Poi la prese in braccio e la portò oltre le pozzanghere.
Ekido non disse nulla finchè quella sera non ebbero raggiunto un tempio dove passare la notte. Allora non poté più trattenersi. "Noi monaci non avviciniamo le donne" disse a Tanzan" e meno che meno quelle giovani e carine. E’ pericoloso. Perché l’hai fatto".
"Io quella ragazza l’ho lasciata laggiù" disse Tanzan. "Tu la stai ancora portando con te?".
6 commenti:
questa è una delle mie preferite, vi piace? ^_^
si, molto bella.
ci stavo riflettendo un po'... chiedendomi se la donna rappresentasse qualcosa.
Secondo voi?
beh rappresenta la tentazione in tutti i sensi no?
Pensavo anche che magari rappresentasse le regole del tempio (e quindi degli uomini).
Che quindi devono essere seguite ma si deve avere la saggezza in infrangere in certi casi.
Ma probabilmente e' un significato che gli do solo io ^__^
beh, la storiella fa riflettere proprio sul fatto di non trasgredire le regole e non farsi tentare. Che racconti in questo caso della donna è solo di esempio, in fondo le storie zen sono fatte apposta per questo, far riflettere in generale, non soltanto sull'esempio fatto.
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