sabato 26 gennaio 2008

Oshiruko お汁粉

L' oshiruko お汁粉 è un dolce tradizionale giapponese composto da una zuppa (quasi crema) di azuki (fagioli rossi dolci) che viene mangiata calda assieme ai mochi (una sorta di pasta di riso che ha la consistenza tipica degli gnocchi). Ci sono due tipi di oshiruko, quello descritto sopra che viene preparato facendo bollire i fagioli fino a farli diventare una sorta di crema (tipo quando si cuociono troppo le lenticchie) oppure lo Zenzai che viene praparato con della pasta (un pò gelatinosa) mescolata all'acqua per farlo diventare tipo marmellata.
Penso sia molto facile da preparare in casa (se si hanno gli ingredienti) ma si può trovare facilmente anche nei supermercati in buste separate dai mochi, infatti questi vengono usati in molte altre ricette, vi posto una foto così da farvi capire meglio :)


i mochi sono quelli sulla sinistra (crudi hanno le sembianze del parmiggiano) e possono essere anche cotti semplicemente al vapore, oppure nell'acqua calda oppure in altri modi che appena provo vi faccio vedere XD, mentre a destra c'è la busta che trovate nei supermercati con all'interno la zuppa da scaldare a bagnomaria ^_^

giovedì 17 gennaio 2008

Nostalgia


Alcuni, ho idea, nascono in luoghi che non fanno per loro. Il caso li ha gettati in un certo ambiente, e loro hanno nostalgia di una patria che non conoscono. Sono stranieri nella terra natale, e i viottoli frondosi che percorrono dall'infanzia, le strade popolose in cui hanno giocato rimangono solo luoghi di transito. Può darsi che passino la vita intera estranei fra i loro congiunti, e restino assenti davanti ai soli scenari che hanno conosciuto. Forse è questo senso di estraneità a mandare gli uomini di là dai monti e dai mari alla ricerca di qualcosa di permanente, a cui possano legarsi. Forse un profondo stimolo atavico spinge il vagabondo a tornare in terre che i suoi antenati lasciarono all'alba nebulosa della storia. Tavolta un uomo giunge in un luogo al quale sente misteriosamente di appartenere. E' la patria che cercava, ed egli prende dimora tra persone e paesaggi che non ha mai conosciuto, come se gli fossero familiari fin dalla nascita. Qui finalmente egli trova riposo.

Questo è l'inizio di un capitolo di un libro che racconta la vita del pittore Gauguin. Mi ha molto colpita in quanto rispecchia la mia situazione attuale e penso che molti di voi avranno la stessa sensazione..

mercoledì 16 gennaio 2008

Seijin shiki 成人式


Seijin shiki 成人式 è la festività nazionale che festeggia il passaggio all'età maggiorenne sia per le ragazze che per i ragazzi. Nata nel 1948, si festeggia il 14 gennaio, in questo giorno tutti i ragazzi che hanno già compiuto i 20 anni vengono invitati negli uffici comunali del loro quartiere dove gli adulti festeggiano l'entrata di nuovi individui nell'età maggiorenne, dopo una breve cerimonia vengono offerti dei drink alcolici proprio per sottolineare questa maturità, ovviamente (perchè lì è ovvia come cosa) ad essi vengono anche dati dei regali.
In questa giornata le ragazze indossano "kimoni furisode" e cioè kimoni molto colorati con maniche molto lunghe e acconciature con capelli raccolti e decorati da vari accessori, i ragazzi invece di solito indossano kimoni maschili tradizionali o altri abiti.
Dopo la cerimonia, durante il pomeriggio, la giornata si conclude con festeggiamenti in locali o ristoranti.

domenica 13 gennaio 2008

酒 Sake

ll sake (酒, sake) è una bevanda alcolica tipicamente giapponese ottenuta dalla fermentazione del riso. Per questo motivo viene anche chiamato "vino di riso". Il vino di riso conosciuto in Occidente come "sake" è di un tipo particolare chiamato nihonshu (日本酒, "alcol giapponese") in giapponese. In Giappone, la parola sake significa semplicemente bevanda alcolica, e a seconda della regione può assumere vari significati specifici. Nel Kyushu meridionale, sake si riferisce di solito a una bevanda distillata, lo shochu di patate (芋焼酎, imojōchū). Lo shochu è un vino fatto con la canna da zucchero. Dall'altra parte, sake è un termine che può essere usato anche per un'altra bevanda distillata di Okinawa, l'awamori (泡盛, awamori), letteralmente "cupola trasparente", o kusu, "vecchia bevanda". Queste altre forme di sake sono distillate a partire da un riso a chicco lungo e da kurokoji (黒麹, kurokōji), "koji nero".

天国は待ってくれる.. - Tengoku wa matte kureru

Titolo: Tengoku wa matte kureru - il paradiso può aspettare, forse..
Titolo internazionale: Heaven can wait. Maybe...
Regia: Yoshimasa Toki
Sceneggiatura: Yoshikazu Okada
Data di rilascio: 10 Febbraio 2007
Genere: Drammatico/drama

Cast:
Yoshihiko Inohara
Aya Okamoto
Shunsuke Kiyokiba
Ayumi Ishida
Ken Ishiguro
Keizo Kanie
Erika Toda

Trama:
La storia ruota intorno a tre inseparabili amici che si conoscono dai tempi della scuola, la dolce Kaoru (Aya Okamoto), l'intelligente Hiroki (Yoshihiko Inohara) e il semplice ma determinato Takeshi (Shunsuke Kiyokiba).
La trama si basa su un triangolo amoroso, dove entrambi i ragazzi sono segretamente innamorati di Kaoru che a sua volta è innamorata di Hiroki e che si troverà ad affrontare una situazione difficile nel momento in cui Takeshi gli dichiarerà il proprio amore.
La ragazza vedendosi in difficoltà accetta la proposta ma proprio il giorno in cui si doveva festeggiare il fidanzamento Takeshi ha un incidente stradale e si ritroverà in stato di coma per tre anni. Il film ripercorre la storia prima e dopo il tragico evento, con un lungo flash-back che arriva fino alla loro infanzia.




giovedì 3 gennaio 2008

Yokan 羊羹


Lo yokan è un dolce tipico giapponese (wagashi) fatto di marmellata di azuki (an), il carattere di Yo significa pecora, infatti in origine venne introdotto dalla Cina dove questo dolce veniva fatto rapprendendo il sangue della pecora (un pò come il nostro sanguinaccio che ha il sangue di maiale).
Ovviamente attualmente questi dolci non hanno alcuna traccia di sangue (ci mancherebbe..), infatti attulamente vengono prodotti con acqua, agar agar (gelatina), zucchero(o miele) e aromi, hanno di solito una forma parallelepipedale ed è paragonabile alla nostra "cotognata" (la marmellata tipo gelatinosa). Ci sono molti tipi di yokan: agli azuki, al the verde, alla fragola, alla frutta ecc.. Di solito vengono gustati freddi durante l'estate ma anche in inverno accompagnati da una bella tazza di the verde calda ^_^ In Giappone si trovano facilmente nei supermercati a dun prezzo molto basso (100yen per confezione - circa 60 centesimi).

martedì 1 gennaio 2008

Buon Anno! あけましておめでとう~


Il capodanno in Giappone, o meglio shogatsu, si festeggia per le strade come in tutto il mondo, con feste ricche di musica enka e fuochi d'artificio, ma non tutti sanno che il vero capodanno si passa in silenzio e in famiglia.
Infatti allo scoccare della mezzanotte si resta in silenzio ad ascoltare i 12 rintocchi delle campane dei tempi e ci si augura con un inchino "akemashite omedetou" che appunto significa buon anno nuovo. Il primo di gennaio invece tutti si recano ai tempi per pregare per il nuovo anno, per tradizione molti indossano i kimoni invernali (bellissim ^^) ma l'importante è poter pregare suonando la campana del tempio visitato. Il tempio più visitato e più famoso per questo evento è il tempio Meiji di Tokyo che richiama nei primi 3 giorni di gennaio milioni e milioni di giapponesi e turisti. Ovviamente come da noi ci sono anche molti piatti tradizionali che si mangiano in questi giorni, come i soba: spaghetti di farina di grano saraceno(simbolo di lunga vita), l'ozoni: una zuppa con all'interno i mochi (che mi hanno anche regalato! appena l'assaggio inserisco un post a proposito), otoso: un vino di prugne e molti altri piatti. Con questo post vi auguro anche io un Buon Anno sperando che sia pieno di belle cose per tutti!
akemashite omedetou~